Il Temperamento del Lagotto Romagnolo: la dolcezza di Sean e la magia dell’intuizione canina

Sean e Chloe

La straordinaria natura del Lagotto Romagnolo

Il temperamento del Lagotto Romagnolo è sempre stato un argomento di grande interesse per gli appassionati di cani. Questa razza, originaria della Romagna, è conosciuta per la sua natura affettuosa, leale e intuitiva. La storia di Sean, uno dei nostri lagotti, ne è la prova lampante.

Sean: l’adorabile ruffiano

Fin da piccolo, Sean si è distinto per il suo carattere affabile. Era come se avesse un magnetismo naturale che attirava le persone verso di lui. Sempre in cerca di coccole, di uno sguardo affettuoso o di un semplice gesto d’amore, Sean ha sempre saputo come farsi amare.

L’evolvere del carattere: la crescita di Sean

Con il passare del tempo, abbiamo notato un’evoluzione nel temperamento di Sean. Da cucciolo, era già un piccolo gioiello, ma con l’età ha iniziato a mostrare un lato del suo carattere che prima rimaneva nascosto. La sua capacità di equilibrio, di entrare in relazione con chiunque, di avvicinarsi con delicatezza e rispetto, è diventata sempre più evidente.

La magia dell’intuizione: Sean e gli altri animali

Pensavamo che la sua capacità di interagire così bene derivasse dal fatto che gli altri animali della casa, sia cani che gatti, fossero già abituati a lui. Ma un recente episodio ci ha fatto ricredere. L’arrivo di un gattino randagio, inizialmente timoroso e diffidente, ha messo alla prova l’intuizione di Sean. Mentre noi faticavamo ad avvicinarci al piccolo gattino, Sean ha dimostrato una pazienza e una sensibilità sorprendenti. Giorno dopo giorno, ha saputo leggere le reazioni del gattino, avvicinandosi con cautela e rispetto, fino a conquistarne la fiducia.

Sean: il ponte tra mondi diversi

Grazie a Sean, quel gattino che una volta fuggiva al minimo rumore, ora si avvicina a noi e agli altri animali della casa con curiosità e fiducia. Sean è diventato un ponte tra mondi diversi, mostrando come il temperamento del Lagotto Romagnolo possa fare la differenza nella creazione di legami autentici.

La lezione di Sean

La storia di Sean ci insegna che il temperamento del Lagotto Romagnolo va ben oltre le semplici descrizioni raziali. Ogni cane è unico, ma ci sono qualità innate in questa razza che, se coltivate con amore e attenzione, possono portare a risultati sorprendenti. Sean ci ha mostrato che con pazienza, intuizione e amore, è possibile creare legami profondi e duraturi, indipendentemente dalla specie o dal background di chi abbiamo di fronte.

La sorprendente genealogia del Lagotto Romagnolo: la storia di Sean

Sean

La genealogia del Lagotto Romagnolo è un viaggio affascinante attraverso le radici di una delle razze canine più amate in Italia. Quando Sean è entrato a far parte della nostra famiglia, sapevamo poco o nulla del suo passato. Ma, come ogni amante degli animali sa, la curiosità può portare a scoperte sorprendenti. E così, mentre cercavamo di capire se Sean e Audrey potevano diventare una coppia senza rischi genetici, abbiamo scoperto un segreto nascosto nella sua genealogia.

Il mistero di Sean

Sean ha sempre avuto quel qualcosa in più. Con il suo pelo riccio e gli occhi brillanti, è sempre stato il “bello” della famiglia. Ma pensavamo che fosse solo un nostro parere soggettivo. Non avremmo mai immaginato che dietro il suo aspetto ci fosse una storia così ricca e affascinante.

Alla ricerca delle origini

Decidendo di approfondire, abbiamo iniziato a indagare sulla genealogia del Lagotto Romagnolo di Sean. Volevamo essere sicuri che un’eventuale unione tra lui e Audrey non portasse a problemi di consanguineità. Ma quello che abbiamo scoperto ha superato ogni nostra aspettativa.

Antenati campioni di bellezza

Mentre esploravamo la storia di Sean, abbiamo scoperto che alcuni dei suoi antenati erano veri e propri campioni di bellezza. Questa rivelazione è stata una sorpresa incredibile. Non solo confermava la nostra intuizione sulla sua bellezza naturale, ma ci ha anche fatto capire quanto fosse speciale il nostro amato Sean.

L’importanza della genealogia

La genealogia del Lagotto Romagnolo non è solo una questione di bellezza o titoli. È uno strumento fondamentale per garantire la salute e il benessere di questi cani. Conoscere la storia genetica di un cane può aiutare a prevenire malattie ereditarie e garantire una prole sana.

Sean e Audrey: un futuro insieme?

Dopo aver scoperto la sorprendente genealogia di Sean, ci siamo sentiti più sicuri nel considerare l’idea di farlo accoppiare con Audrey. Ovviamente, ogni decisione verrà presa tenendo conto del benessere dei nostri amati cani.

Conclusione

La scoperta della genealogia del Lagotto Romagnolo di Sean ci ha ricordato quanto sia importante conoscere le origini dei nostri animali domestici. Non solo per la loro salute, ma anche per apprezzare appieno la ricchezza e la profondità della loro storia. Sean non è solo il “bello” della famiglia; è un cane con una genealogia affascinante e un legame con campioni di bellezza del passato. E ora, con questa consapevolezza, possiamo guardare al suo futuro con ancora più entusiasmo e amore.

Siamo tornati!

Ciao a tutti, sono Stefano. E’ la prima volta che scrivo sul sito e aiuterò Ylenia a scrivere gli articoli.

Come da titolo, siamo tornati ufficialmente live!! In questo ultimo periodo sono successe tante cose, alcune belle, altre non bellissime.

Quelle meno belle riguardano, purtroppo, Sean e Audrey; nell’arco dell’ultimo periodo, hanno avuto problemi di gastrite e, nel caso di Sean, anche di pancreatite.

Abbiamo dovuto dedicarci parecchio alla loro salute e alla loro dieta, passando dalle classiche crocchette, alla dieta casalinga, al cibo umido…

Vi racconteremo prossimamente nel dettaglio di questa spiacevole situazione e di tutto quello che ha comportato…

Ma non preoccupatevi, oltre a questa spiacevole storia, vi racconteremo tante altre cose belle e piacevoli che ci sono successe. Alla fine, il nostro blog è nato per decantare questa razza fenomenale e condividere le nostre esperienze, non per lamentarci 😂.

L’articolo di oggi è fondamentalmente di scuse per la nostra prolungata assenza e per dirvi, appunto, che “siamo tornati!!!”.

A inizio primavera abbiamo scoperto che ci saremmo dovuti (ri)trasferire in Lazio per lavoro. Quindi, oltre ai problemi sopra citati, si sono aggiunti la ricerca di una casa “da remoto” e tutti i preparativi per il trasloco.

Per non farci mancare nulla, oltre tutto il resto, abbiamo anche pensato che è un peccato “de-naturare” l’indole dei nostri cuccioloni. Abbiamo intrapreso la sacra via della ricerca del tartufo.

Questo non significa assolutamente che siamo diventati tartufai! Semplicemente abbiamo ottenuto l’abilitazione e siamo in attesa del tesserino.

Questa scelta è stata fatta principalmente per far giocare/sfogare loro in qualcosa in cui “dovrebbero” essere portati e sia far muovere noi dalle nostre poltrone 😉.

Quando arriverà ci divertiremo a girare per boschi con loro e, se troveranno qualche tartufo, saremo felici di farci qualche gustosa ricetta 😋.

Un anno di Audrey una bella avventura

Oggi, 12/02/2022, Audrey compie un anno!

Sono felice che proprio lei, con il suo carattere, sia arrivata nella nostra famiglia; mi piace il suo temperamento: dolce, buona, testarda ma anche molto ubbidiente, gelosa. E’ talmente gelosa che qualsiasi nome chiami, lei è sempre presente, lì in mezzo tra me e Sean, o un gatto.🤣

Ultimente sto notando che anche quando abbraccio Stefano, lei arriva e cerca di mettersi in mezzo…. della serie: “il centro sono io”😁

Quella di cui vorrei parlare oggi è una serie di piccoli momenti vissuti con Audrey che si sono impressi nella mia mente.

Il primo ricordo va al momento in cui Francesco Sciarra (il suo allevatore), mi ha video-chiamato per mostrarmela: appena nata, minuscola, stava in una mano😍; dopo 20 giorni dalla nascita l’ho vista di persona: una scricciola meravigliosa❤. Quando ha raggiunto i due mesi sono andata all’allevamento a trovarla con mio marito e, dopo 3 settimane, finalmente è arrivata a casa nostra!

Ricordo che ero un pò agitata per via dei gatti, non sapevo come l’avrebbero presa. In più mi ha fatto tenerezza perchè all’inizio era spaesata e spaventata anche se ci ha messo poco ad ambientarsi😊; sicuramente grazie a mio marito Stefano che le ha trasmesso serenità.

Il secondo ricordo riguarda i momenti più belli di gioco, quelli con il tartufo; io lo nascondevo e le davo il comando “cerca” e lei, scodinzando come una matta, girava per il giardino felicissima di fare questo gioco; ovviamente io ero più felice e divertita di lei nel vederla cercare, concentrata a tal punto che nulla poteva distoglierla dall’obiettivo. Solitamente, se durante un giorno arrivava un gatto incuriosito, lei mollava tutto per interagire con il gatto. Quando invece si giocava con il tartufo non c’era storia, lo cercava e, quando lo trovava, me lo dava, orgogliosa mentre aspettava la ricompensa.

A questo proposito mi spiace solo non essere stata presente alla prima volta che ha trovato un tartufo in natura. Mi sono fatta raccontare come fosse andata da mio marito e ha fatto la stessa cosa, quando l’ha trovato l’ha consegnato e aspettato la ricompensa🤩

Vederla interagire con i gatti, mi piace un sacco; li blocca con una zampa e inizia a leccarli, fino a inzupparli tutti 😂

Amo anche il suo modo di relazionarsi e interagire con gli altri cani perchè è una gran giocherellona.

Il terzo ricordo riguarda la nostra prima vacanza insieme. Siamo andati in Sardegna ed è stata una bella esperienza; abbiamo viaggiato 2 ore in macchina e 4 in traghetto. In macchina è stata bravissima, era chiusa nel suo trasportino e si è fatta sentire solamente per andare in bagno. In traghetto ha incontrato Luna, una cagnolina più o meno della sua età (5 mesi), con la quale aveva un ottimo feeling; hanno giocato un sacco ed era veramente bello osservarle. Al mare ha fatto il suo primo bagno, in giro per locali era buonissima e, quando incontrava altri cani, interagiva con loro serenamente… Insomma è stata una bella esperienza.

Il quarto ricordo riguarda in vece un momento in cui mi sono preoccupata. Ha passato una settimana in cui è stata poco bene per aver ingerido della plastica; mi faceva tenerezza perchè dormiva molto e giocava poco, mentre solitamente era un vulcano durante il giorno. Ho sperato che si rimprendesse subito anche se, con tanta onestà, ho avuto modo di riposare😅.

Insomma, ce ne sono tantissimi di momenti che, per un motivo o per un altro, mi vengono alla mente pensando ad Audrey; di seguito ne metto altri, senza stare a numerarli tutti 😉.

Quando è arrivato Sean lei è stata bravissima, a parte l’esitazione iniziale, ad accoglierlo e giocare con lui🥰.

I momenti delle coccole, quando si sdraia a pancia all’aria ad aspettare le carezze; lì resterebbe per ore, a meno che non ci sia qualcosa a distrarla, tipo i gatti.

Il momento che preferisco tra tutti è al mattino. Quando scendo per aprirle la cuccia e lei e Sean mi fanno le feste, li mando fuori a fare i bisogni, do loro da mangiare; quando Audrey sente che alza mio marito, inizia a scodinzolare e muoversi tutta dalla gioia (ovviamente poi Sean la imita in tutto😍). Si vede che è emozionata e non vede l’ora che Stefano scenda, per prendersi le sue coccole di routine; gli fa un sacco di feste, è così bella che io rimango lì a guardarla e mi sciolgo dalla tenerezza. Sean, ovviamente, fa altrettanto ma lei, che vuole prendersi più coccole possibile, lo scansa e lo allontana da Stefano😁😂🤣

Stefano ha preso l’abitudine di fare una passeggiata con Audrey e Sean nel bosco intorno a casa, prima di iniziare il lavoro. Nella passeggiata Audrey corre come una matta in su e in giù per il bosco e si diverte tantissimo; Sean cerca di starle dietro ma, essendo più piccolo, ancora non riesce a stare al passo e saltare tra i cespugli come fa lei.

Audrey non sta nella pelle quando vede che Stefano mette il cappotto, perchè già sa che andrà nel bosco a correre. Quando invece vede me indossare il cappotto, capisce che sto andando via, esce in giardino e aspetta che la saluti con una carezza; poi si siede e mi guarda andare via.

Mi piace questo rito mattutino; poi sono serena perché so che non resta sola, considerando il fatto che Stefano lavora da casa.

Insomma credo proprio di poter dire di avere un cane, anzi due, felici della loro vita😎.

Sean: un adorabile ruffiano

Sean da piccolo

Quando è arrivato Sean lo abbiamo subito amato, si è mostrato un cagnolino sicuro di sè.

Prima del suo arrivo, ho contattato il mio amico Salvatore Russo per avere delle dritte su come inserire Sean in famiglia nel migliore dei modi; senza avere ripercussioni su Audrey e sul nostro rapporto con lei. Salvatore ci ha consigliato di farli incontrare in una zona neutra, così, mentre Stefano è andato a prendere Sean, ho portato Audrey al parco.

Quando Stefano e Sean ci hanno raggiunte, mi sono subito intenerita a vederlo così piccolo e ho temuto che avrebbe faticato ad abituarsi a noi. Avevo paura che fosse ancora “troppo” piccolo e che avesse ancora bisogno della mamma; invece ci ha stupiti tutti.

Sean è andato subito incontro ad Audrey e girava nell’ambiente con disinvoltura; cercava di interagire con lei che, per timore della novità, inizialmente si mostrava ostile nei suoi confronti quando lui si prendeva troppa confidenza. Ogni volta che capitava che lei lo ringhiasse, lui veniva da noi in cerca di supporto e protezione ❤️. Che tenero!

Dopo una mezz’oretta al parco, siamo andati a casa e lui è rimasto tranquillo; si è appropriato subito della cuccia di Audrey 😂 e ha anche cercato di rubarle il cibo; lei lo ha subito messo in guardia che la ciotola non si tocca!!

Le prime notti ci siamo alternati per dormire con lui; salvo il momento iniziale, in cui piangeva un pochino, il resto della nottata dormiva tranquillo. Abbiamo utilizzato lo stesso metodo adottato con Audrey e ha funzionato anche alla grande.

Il “distacco” è avvenuto dopo circa una settimana dal suo arrivo; ha impiegato più tempo di Audrey a dormire da solo ma, credo, anche a causa del fatto che era più piccolo rispetto a lei. In ogni caso, è avvenuto con successo.

Sean, a differenza di Audrey, non ha preso come riferimento noi da subito; avendo Audrey come suo simile, con la quale potersi relazionare e interagire, inizialmente ha scelto lei come “capo branco”; nonostante tutti i nostri tentativi per evitarlo, tenendoli separati, ad eccezione di alcuni momenti di gioco comune (proprio per farci prendere come riferimento).

Fortunatamente siamo riusciti a invertire, almeno in parte, questa tendenza; a volte ancora facciamo fatica a farci ascoltare ma, sempre più spesso, risponde ai nostri comandi: nei momenti di gioco, nelle passeggiate e negli esercizi.

Credo siano stati utili i momenti dedicati all’interazione solamente con lui; grazie a questi momenti, lo abbiamo abituato ai comandi.

Questa esperienza sta risvegliando un desiderio che ho da molto tempo, di imparare a capire sempre di più il loro linguaggio e modo di interagire.

Il mio desiderio è quello di frequentare un corso come addestratrice cinofila; spero di riuscire a concretizzare questo mio sogno quanto prima. A volte non mi spiego alcuni loro comportamenti e mi chiedo se sto sbagliando e dove; mi chiedo spesso quale potrebbe essere il modo giusto ed efficace per ottenere risultati.

Dopo 15 giorni dal suo arrivo siamo partiti per un week-end organizzato mesi prima: siamo stati a Lucca Comics.

In questa occasione, Sean ha scoperto che il mondo è pieno di persone che possono e, a volte, vogliono fargli le coccole. Lui ai tempi era piccolo e faceva molta tenerezza; appena capita l’antifona, ci tirava verso le persone lungo la strada e si buttava ai loro piedi, pancia all’aria, in attesa di una coccola.

Da allora, chiunque lui incontri per la strada, il rituale è rimasto lo stesso: si sdraia pancia all’aria e aspetta che qualcuno lo coccoli 🤣.

Sean adora i bambini; se in una stanza ci sono più persone e un bambino, state certi che lui salterà addosso al bambino e inizierà a leccarlo 🤣. Non sempre riusciamo a fermarlo in tempo ma lui, dopo qualche leccata, si butta a terra in cerca di coccole.

Sean si fa fare di tutto dai bambini, proprio tutto: gli possono tirare il pelo, la coda, accarezzarlo energicamente, come solo un bimbo può fare. Sembra che lui capisca che sono “cuccioli” e non reagisce se non, al più, correre da noi se si sente minacciato… è proprio un tenerone.

Insomma, Sean sa come farsi amare; è un grande ruffiano e con il suo atteggiamento da “paravento”, gli si perdona qualsiasi marachella.

Siamo felicissimi di avere anche lui nella nostra vita!

Il carattere di Audrey

Audrey è una cagnolina diffidente. Ricordo la prima volta che siamo andati a conoscerla lei appena ci ha visti si è nascosta sotto un bancale. Abbiamo dovuto iniziare a interagire piano piano, solo poi è uscita e ha ripreso a giocare coi suoi fratelli.

Appena arrivata a casa Audrey era un po’ disorientata e impaurita. Considerando che aveva appena lasciato la mamma, i fratelli e il luogo dove era nata e vissuta fino a quel momento, era prevedibile. Forse mio marito è riuscito a trasmetterle un senso di tranquillità tale che si è sentita sicura; è stato subito amore (lui è il suo leader).

Ma nonostante la sua indole e nonostante mio marito sia il suo leader, io non ho mai avuto difficoltà nell’interazione con lei; le ho insegnato i comandi base e, con grande meraviglia da parte mia, ho visto che apprendeva facilmente; come diceva Francesco Sciarra (il suo allevatore): ” I lagotti sono cani molto intelligenti, capiscono in fretta ciò che vuoi da loro”.

A insegnare a Audrey il richiamo, quando abbiamo iniziato a fare le prime passeggiate nel bosco, è stato mio marito Stefano; io avevo il timore che scappasse, ero un po’ ansiosa e non credo avrei mai avuto il coraggio di lasciarla senza guinzaglio.

Ammetto che la fiducia che Stefano ha nei confronti di Audrey ha portato frutto e ottimi risultati da subito; infatti non è mai scappata e, ogni volta che la richiama, lei torna, fin dal primo giorno.

Ogni tappa è stata fatta sotto consiglio e la supedi un mio amico addestratore, una persona molto competente nel suo lavoro; grazie a lui siamo risuciti a ottenere risultati anche a distanza. Ci ha dato ottimi consigli su ogni passo fatto con lei: dall’accoglienza, al luogo dove farla dormire, ad abituarla a fare i bisogni fuori casa, senza aspettare i canonici 6 mesi, ai comandi base, ad abituarla alla macchina e al trasportino, alle passeggiate nel bosco senza guinzaglio e quelle in città con guinzaglio, all’interazione con altri cani, ecc ecc.
Un grande Grazie va a questo grandissimo amico Salvatore Russo, addestratore cinofilo ENCI.

Certo è che anche grazie alla nostra collaborazione i consigli non sono stati vani; spesso non era semplice per noi rimanere fermi sulle posizioni, specie con gli occhini che sfoderava Audrey. Ma, come dicevo prima, la cosa che ci ha sorpreso di più è stato il risultato immediato; Salvatore ci ripeteva sempre ” E’ un lagotto, vedrai imparerà in fretta”, ma comunque ero convinta ci volesse qualche giorno, non che sarebbero bastate 24 ore!

Non credete anche voi che sono spettacolari? “Facili da amare” ❤

La prima volta non si scorda mai

Audrey dopo pochi giorni dal suo arrivo

Audrey è stata la nostra prima esperienza con un cane; così, fin da quando è arrivata, mi sono rivolta a un caro amico addestratore, per capire come educarla al meglio; per non ritrovarmi con un cane maleducato e ingestibile.

Ammetto che è veramente soddisfacente addestrare un cane; è stupefacente vedere come Audrey, in meno di 3 mesi, abbia iniziato ad apprendere i comandi di base.

Man mano che passa il tempo impara sempre più cose e, interagire con lei, è piacevole e divertente; principalmente credo che sia, soprattutto, perché impara in fretta.

Siamo partiti con i comandi più semplici, come “seduta”, “terra”, “cerca”, “porta”, fino al “resta”, riuscendo ad allontanarci di diversi metri. Ho detto “siamo” perché ho la grande collaborazione di mio marito Stefano

Le abbiamo insegnato molte cose; ha imparato a riportare la palla, a stare in macchina senza ansia, a interagire con altri cani serenamente, ad andare al guinzaglio senza tirare; a volte nella confusione si agita, essendo abituata al bosco dove viviamo, ma non ci possiamo lamentare.

Addirittura, quando la portiamo a fare passeggiate nei boschi, se le diamo il comando “al passo” riesce a seguire.

L’abbiamo educata a venire con noi ovunque, anche perché, avendo i genitori in Puglia e in Lombardia, ci capita spesso di viaggiare; se andiamo in qualche locale, lei si mette sotto il tavolo e resta lì buona buona in silenzio.

Dico che impara in fretta perché, sentendo le esperienze di altri, anche addestratori, il cane inizia a capire i comandi dai 4 mesi di età e smette di fare pipì in casa verso i 6 mesi; Audrey, invece, già a 4 mesi faceva capire quando aveva bisogno di uscire per fare la pipì. Inoltre, siamo riusciti a portarla in giro da subito.

Come inizio, posso dire di essere molto soddisfatta della scelta fatta con Audrey.