Sean: un adorabile ruffiano

Sean da piccolo

Quando è arrivato Sean lo abbiamo subito amato, si è mostrato un cagnolino sicuro di sè.

Prima del suo arrivo, ho contattato il mio amico Salvatore Russo per avere delle dritte su come inserire Sean in famiglia nel migliore dei modi; senza avere ripercussioni su Audrey e sul nostro rapporto con lei. Salvatore ci ha consigliato di farli incontrare in una zona neutra, così, mentre Stefano è andato a prendere Sean, ho portato Audrey al parco.

Quando Stefano e Sean ci hanno raggiunte, mi sono subito intenerita a vederlo così piccolo e ho temuto che avrebbe faticato ad abituarsi a noi. Avevo paura che fosse ancora “troppo” piccolo e che avesse ancora bisogno della mamma; invece ci ha stupiti tutti.

Sean è andato subito incontro ad Audrey e girava nell’ambiente con disinvoltura; cercava di interagire con lei che, per timore della novità, inizialmente si mostrava ostile nei suoi confronti quando lui si prendeva troppa confidenza. Ogni volta che capitava che lei lo ringhiasse, lui veniva da noi in cerca di supporto e protezione ❤️. Che tenero!

Dopo una mezz’oretta al parco, siamo andati a casa e lui è rimasto tranquillo; si è appropriato subito della cuccia di Audrey 😂 e ha anche cercato di rubarle il cibo; lei lo ha subito messo in guardia che la ciotola non si tocca!!

Le prime notti ci siamo alternati per dormire con lui; salvo il momento iniziale, in cui piangeva un pochino, il resto della nottata dormiva tranquillo. Abbiamo utilizzato lo stesso metodo adottato con Audrey e ha funzionato anche alla grande.

Il “distacco” è avvenuto dopo circa una settimana dal suo arrivo; ha impiegato più tempo di Audrey a dormire da solo ma, credo, anche a causa del fatto che era più piccolo rispetto a lei. In ogni caso, è avvenuto con successo.

Sean, a differenza di Audrey, non ha preso come riferimento noi da subito; avendo Audrey come suo simile, con la quale potersi relazionare e interagire, inizialmente ha scelto lei come “capo branco”; nonostante tutti i nostri tentativi per evitarlo, tenendoli separati, ad eccezione di alcuni momenti di gioco comune (proprio per farci prendere come riferimento).

Fortunatamente siamo riusciti a invertire, almeno in parte, questa tendenza; a volte ancora facciamo fatica a farci ascoltare ma, sempre più spesso, risponde ai nostri comandi: nei momenti di gioco, nelle passeggiate e negli esercizi.

Credo siano stati utili i momenti dedicati all’interazione solamente con lui; grazie a questi momenti, lo abbiamo abituato ai comandi.

Questa esperienza sta risvegliando un desiderio che ho da molto tempo, di imparare a capire sempre di più il loro linguaggio e modo di interagire.

Il mio desiderio è quello di frequentare un corso come addestratrice cinofila; spero di riuscire a concretizzare questo mio sogno quanto prima. A volte non mi spiego alcuni loro comportamenti e mi chiedo se sto sbagliando e dove; mi chiedo spesso quale potrebbe essere il modo giusto ed efficace per ottenere risultati.

Dopo 15 giorni dal suo arrivo siamo partiti per un week-end organizzato mesi prima: siamo stati a Lucca Comics.

In questa occasione, Sean ha scoperto che il mondo è pieno di persone che possono e, a volte, vogliono fargli le coccole. Lui ai tempi era piccolo e faceva molta tenerezza; appena capita l’antifona, ci tirava verso le persone lungo la strada e si buttava ai loro piedi, pancia all’aria, in attesa di una coccola.

Da allora, chiunque lui incontri per la strada, il rituale è rimasto lo stesso: si sdraia pancia all’aria e aspetta che qualcuno lo coccoli 🤣.

Sean adora i bambini; se in una stanza ci sono più persone e un bambino, state certi che lui salterà addosso al bambino e inizierà a leccarlo 🤣. Non sempre riusciamo a fermarlo in tempo ma lui, dopo qualche leccata, si butta a terra in cerca di coccole.

Sean si fa fare di tutto dai bambini, proprio tutto: gli possono tirare il pelo, la coda, accarezzarlo energicamente, come solo un bimbo può fare. Sembra che lui capisca che sono “cuccioli” e non reagisce se non, al più, correre da noi se si sente minacciato… è proprio un tenerone.

Insomma, Sean sa come farsi amare; è un grande ruffiano e con il suo atteggiamento da “paravento”, gli si perdona qualsiasi marachella.

Siamo felicissimi di avere anche lui nella nostra vita!

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